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Mortalità nei pazienti con occlusione venosa retinica centrale


È stata valutata la mortalità nei pazienti con occlusione venosa retinica centrale ( CRVO ) in uno studio di coorte.

Sono stati selezionati 439 pazienti con occlusione della vena retinica centrale fotograficamente verificata e una coorte di controllo di 2.195 soggetti non-esposti, abbinati per età e sesso, e in vita nel momento in cui l’occlusione della vena retinica centrale è stata diagnosticata nel caso corrispondente.

I dati provenienti da registri a livello nazionale sono stati usati per confrontare i tassi di mortalità nei pazienti affetti da occlusione venosa retinica centrale con una coorte di controllo nel corso di un follow-up medio di 5.1 anni per i casi e di 5.7 anni per i controlli.

Le principali misure di esito erano gli hazard ratio ( HR ) e i rapporti standardizzati di mortalità ( SMR ) stratificati per età e sesso come misure del rischio di mortalità relativo.

La mortalità era più alta nei pazienti con occlusione della vena retinica centrale ( HR=1.45 ) rispetto al gruppo di controllo, aggiustando per età, sesso e momento della diagnosi.

La mortalità è risultata paragonabile tra i due gruppi ( HR=1.19 ), aggiustando per l’insorgenza complessiva di malattie cardiovascolari e diabete mellito.

L'analisi dei sottogruppi ha rilevato che il tasso di mortalità per categorie di età è aumentato significativamente nel gruppo totale di uomini ( SMR=1.27 ) e nelle donne di 60-69 anni ( SMR=1.94 ).

In conclusione, l’occlusione venosa retinica centrale è risultata associata a un aumento complessivo della mortalità rispetto ai controlli che è stato attribuito statisticamente a disturbi cardiovascolari e diabete mellito.
Viene consigliato il trattamento della ipertensione e del diabete mellito, se presenti, e di avviare cure adatte nei pazienti con riscontro di occlusione della vena retinica centrale che non siano già in cura da un medico di base. ( Xagena2014 )

Wolf S et al, Ophthalmology 2014;121:682-692.e2

Oftalm2014



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