È stata confrontata la cheratoplastica lamellare anteriore profonda ( DALK ) con la cheratoplastica penetrante ( PK ) in occhi con patologie corneali che non coinvolgevano l'endotelio corneale ( cheratocono, cicatrici dopo cheratite infettiva, distrofie stromali e traumi ).
Lo studio ha riguardato 142 pazienti consecutivi sottoposti a DALK ( gruppo DALK; tecnica big-bubble o dissezione lamellare manuale utilizzando una lampada a fessura ) e 142 soggetti sottoposti a PK ( gruppo PK ).
Sono stati utilizzati tre modelli per descrivere gli esiti post-operatori della densità delle cellule endoteliali.
La perdita cellulare media endoteliale post-operatoria a 5 anni è stata -22.3% nel gruppo DALK e -50.1% nel gruppo PK ( P minore di 0.0001 ).
I tassi annuali della fase precoce e tardiva di perdita delle cellule endoteliali sono stati -8.3% e -3.9% per anno, rispettivamente, nel gruppo DALK e -15.2% e -7.8% per anno nel gruppo PK ( P minore di 0.001; modello lineare bifasico ).
La media sopravvivenza del trapianto prevista è stata di 49.0 anni nel gruppo DALK e di 17.3 anni nel gruppo PK ( P minore di 0.0001 ).
L'acuità visiva media è stata più bassa nel sottogruppo con dissezione manuale rispetto al gruppo PK e al gruppo big-bubble.
La media dello spessore corneale centrale a 12 mesi è stata di 536 micron nel gruppo PK, 523 micron nel sottogruppo big-bubble, e 562 micron nel sottogruppo dissezione manuale ( P minore di 0.001 ).
Lo spessore medio dello stroma residuo misurato con tomografia a coerenza ottica è stato di 87 micron nel sottogruppo dissezione manuale.
Non è stata trovata correlazione tra questo valore e il logaritmo dell'angolo minimo di risoluzione in qualsiasi momento del periodo post-operatorio ( P maggiore di 0.05 ).
In conclusione, la sopravvivenza del trapianto predetta dal modello a lungo termine e le densità endoteliali sono state più alte dopo cheratoplastica lamellare anteriore profonda rispetto a cheratoplastica penetrante.
La tecnica big-bubble dà risultati migliori rispetto alla dissezione manuale e alla cheratoplastica penetrante.
Rispetto alla cheratoplastica penetrante, la dissezione manuale comporta maggiore sopravvivenza sia dell'endotelio corneale che dell'innesto, ma una più bassa acuità visiva. ( Xagena2012 )
Borderie VM et al, Ophthalmology 2012; 119: 249-255
Oftalm2012 Chiru2012