Xagena Mappa
Xagena Newsletter
OncologiaMedica.net
Reumatologia

Endoftalmite infettiva in adulti sottoposti a cheratoprotesi Boston di tipo I


Uno studio retrospettivo ha segnalato le caratteristiche cliniche della endoftalmite infettiva dopo l'impianto di cheratoprotesi Boston di tipo I ( K-Pro ).

La revisione retrospettiva è stata effettuata su 141 occhi di adulti che hanno ricevuto un impianto K-Pro presso Rochester University ( Stati Uniti ) nel periodo 2004-2008.

I pazienti che erano stati trattati per endoftalmite batterica esogena sono stati rivalutati per i dati demografici, indicazione per K-Pro, uso di lenti a contatto protettive, uso profilattico di antibiotici, tempi e presentazione clinica della endoftalmite, risultati della colorazione di Gram e della coltura del liquido intraoculare, tempi e presentazione di eventuali ulteriori episodi di endoftalmite ( endoftalmite ricorrente ) e acuità visiva pre e post-operatoria fino ad agosto 2010.

Un totale di 10 occhi su 141 ( 7.1% ) di 130 pazienti adulti sono stati diagnosticati e trattati per endoftalmite batterica.

Il tempo medio per lo sviluppo di endoftalmite dopo K-Pro è stato di 9.8 mesi.

Stafilococchi coagulasi-negativi sono stati identificati in 7 occhi.
In 7 dei 10 occhi si è sviluppata endoftalmite ricorrente che si è verificata a una media di 4 mesi dopo la risoluzione dell'episodio iniziale.

Al momento di ogni episodio di endoftalmite, nessun occhio stava ricevendo gocce oftalmiche di Vancomicina e la maggior parte degli occhi stava ricevendo solo fluorochinolone oftalmico per la profilassi.

In conclusione, la endoftalmite infettiva dopo impianto K-Pro ha una maggiore incidenza, inizio ritardato e alto rischio di recidiva rispetto alla endoftalmite postoperatoria associata a procedure intraoculari più comuni come la chirurgia della cataratta.
L'uso concomitante di Vancomicina topico è raccomandato perché sembra essere importante nel ridurre l'incidenza e la ricorrenza dell’endoftalmite e perché le gocce oftalmiche di fluorochinolonici non sembrano essere sufficienti per la profilassi in questi occhi. ( Xagena2012 )

Ramchandran RS et al, Ophthalmology 2012; 119: 674-681


Chiru2012 Oftalm2012 Farma2012


Indietro