Per determinare i tassi di successo e di complicanze della trabeculectomia è stato effettuato uno studio cui hanno partecipato pazienti consecutivi sottoposti a trabeculectomia nel periodo 2000-2008.
Durante il periodo di studio, 797 occhi di 634 persone hanno subito trabeculectomia senza chirurgia concomitante.
Le percentuali di successo 4 anni dopo l'intervento chirurgico, con o senza l'uso di colliri per la riduzione della pressione intraoculare, sono state 70%, 72%, 60% e 44%, rispettivamente, per il raggiungimento dell'obiettivo di pressione intraoculare, riduzione della pressione intraoculare minore o uguale a 18 mmHg e maggiore o uguale al 20%, riduzione minore o uguale a 15 mmHg e maggiore o uguale al 25%, e riduzione minore o uguale a 12 mm Hg e maggiore o uguale al 30%.
Maggiore probabilità di successo è stata associata alla provenienza di derivazione europea; all’uso di Mitomicina C; a concentrazioni più elevate di Mitomicina C, quando utilizzata; e a una pressione intraoculare pre-operatoria maggiore.
Età e chirurgia intraoculare precedente non sono state associate con il successo chirurgico.
Le complicanze hanno incluso peggioramento dell'opacità del cristallino in 242 di 443 occhi fachici ( 55% ), perdita di 3 o più linee di acuità ( Snellen ) in 161 occhi ( 21% ), interventi chirurgici per problemi correlati a bolle in 70 occhi ( 8.8% ) e infezione verificatasi più di 6 settimane dopo l'intervento chirurgico in 27 occhi ( 3.4% ).
Un totale di 101 occhi di 94 pazienti ha avuto almeno 1 successiva operazione per inadeguato controllo della pressione intraoculare.
In conclusione, la trabeculectomia eseguita da due specialisti esperti di glaucoma ha raggiunto l'obiettivo di pressione intraoculare a 4 anni nel 70% degli operati, ed è stata associata a progressiva cataratta e rischi inferiori di complicanze correlate a bolle.
Questi risultati sono paragonabili a quelli riportati in piccoli studi. ( Xagena2012 )
Jampel HD et al, Ophthalmology 2012; 119:712-722
Chiru2012 Oftalm2012