Un gruppo di Ricercatori dell’Università di Atene in Grecia, ha confrontato la sicurezza di iniezioni intravitreali ripetute di Bevacizumab ( Avastin ) versus Ranibizumab ( Lucentis ), effettuate su un’ampia serie di pazienti nel corso di un periodo di 2 anni.
Sono stati studiati in modo retrospettivo 450 pazienti che hanno ricevuto 2.000 iniezioni ( 1.275 di Bevacizumab e 725 di Ranibizumab ).
Le iniezioni sono state effettuate in una normale stanza visite sotto condizioni sterili standard.
Il periodo osservazionale ha avuto una durata variabile dai 3 ai 24 mesi.
Eventi avversi oculari gravi non sono risultati comuni. Solo un paziente ha avuto distacco della retina ( 0,05% ).
L’evento avverso più comune associato alla procedura è stato rossore al sito di iniezione ( 64,75% ).
L’emorragia subcongiuntivale post-operatoria si è verificata dopo 200 iniezioni ( 10% ).
I pazienti che hanno ricevuto trattamento con Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) sono risultati più inclini ad avere emorragia subcongiuntivale ( P=0,0002 ).
Il più comune evento avverso oculare legato al farmaco è stata l’uveite ( 1,90% ) che è stata trattata con successo e non è durata più di 12 giorni.
Non si sono verificate differenze significative tra i pazienti trattati con Bevacizumab e Ranibizumab circa gli eventi avversi noti ( P>0,5% ).
In conclusione, iniezioni intravitreali multiple di Bevacizumab o Ranibizumab sono risultate ben tollerate e sicure.
La somministrazione per via iniettiva dei due farmaci in una normale stanza visite è apparsa essere una procedura sicura.
Rossore al sito di iniezione, emorragia subcongiuntivale e uveite sono stati gli eventi avversi oculari più comuni.
Il trattamento con Acido Acetilsalicilico è risultato essere un fattore di rischio per lo sviluppo di emorragia subcongiuntivale. ( Xagena2009 )
Ladas ID et al, Retina 2009; 29: 313-318
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